Incatenati alla fantasia: affrontare il disturbo del sogno eccessivo.
Il “maladaptive daydreaming” coinvolge individui che dedicano un considerevole tempo a sognare ad occhi aperti, a volte preferendo immergersi in queste fantasie piuttosto che interagire con gli altri o occuparsi dei loro doveri quotidiani. Questo comportamento può portare a trascurare il lavoro, le relazioni e persino se stessi. Spesso, tali abitudini iniziano durante l’infanzia come meccanismo di coping per sfuggire a situazioni di disagio e impotenza. Tuttavia, perché si sviluppa e come può essere affrontato?
Il sognare ad occhi aperti è una pratica comune e salutare che consente di esplorare la creatività, stabilire obiettivi e rilassarsi mentalmente. Tuttavia, nel caso del maladaptive daydreaming, le fantasie diventano compulsive e sfuggono al controllo dell’individuo. Caratterizzate da dettagli vividi e coinvolgenti, queste fantasie possono essere scatenate da situazioni reali o stimoli sensoriali, portando a movimenti o parole involontarie che riflettono ciò che si sta immaginando. Le persone affette da questo disturbo possono programmare specifici momenti della giornata per immergersi nelle loro fantasie, spesso a scapito delle attività quotidiane e del sonno.
I sintomi indicativi del maladaptive daydreaming includono sogni intensi e vividi, una forte attrazione verso le proprie fantasie, difficoltà a concentrarsi sulle attività quotidiane e problemi di sonno. Tuttavia, è importante notare che l’individuo può non riconoscere questi sintomi come un problema di salute mentale.
Il maladaptive daydreaming diventa un problema quando le fantasie interferiscono con la vita quotidiana, causando disagio o compromettendo il funzionamento dell’individuo. Questo può manifestarsi attraverso irritazione quando le fantasie vengono interrotte, difficoltà a concentrarsi su compiti o conversazioni, mancanza di produttività sul lavoro o a scuola, isolamento sociale e una preferenza per le fantasie rispetto alla vita reale.
Le persone affette da maladaptive daydreaming possono essere più vulnerabili se soffrono di disturbi come ADHD, ansia, depressione, disturbi dissociativi o disturbo ossessivo-compulsivo. Traumi o abusi subiti durante l’infanzia possono anche essere un fattore scatenante.
Affrontare il maladaptive daydreaming può richiedere una combinazione di strategie, tra cui terapia cognitivo-comportamentale, mindfulness, supporto sociale e, in alcuni casi, farmaci. È essenziale riconoscere il problema e cercare il supporto adeguato per gestirlo in modo efficace.