Errori comuni nel processo di rievocazione.
Creare un ricordo che non è mai accaduto è solo uno dei fenomeni curiosi che la nostra mente può manifestare quando si tratta di rievocare o dimenticare qualcosa. Ma quanti dei nostri ricordi sono davvero autentici?
Secondo Daniel Schacter, autore del celebre libro “I 7 peccati della memoria”, gli errori di memoria non sono semplicemente un segno di invecchiamento o di cambiamenti patologici nel cervello, ma rappresentano una caratteristica normale della mente umana.
Schacter identifica sette fenomeni che influenzano il modo in cui ricordiamo e dimentichiamo:
- Labilità: Con il passare del tempo, i ricordi tendono a svanire. Le esperienze simili possono confondersi tra loro, e la possibilità di ricordare un evento dipende anche dalle attività svolte subito dopo l’esperienza.
- Distrazione: La divagazione dell’attenzione durante la codifica delle informazioni può impedire una memorizzazione efficace. Prestare attenzione al momento dell’acquisizione delle informazioni può prevenire errori di memoria.
- Blocco: Talvolta si ricorda di aver memorizzato un’informazione, ma si ha difficoltà a recuperarla. Questo fenomeno è particolarmente comune con nomi e luoghi.
- Errata attribuzione: Si associa erroneamente un ricordo a una persona o a una situazione sbagliata. Questo può portare a falsi riconoscimenti e falsi ricordi.
- Suggestionabilità: Elementi esterni, come foto o informazioni lette, possono essere incorporati nei nostri ricordi, creando così falsi ricordi.
- Distorsione: I ricordi vengono reinterpretati e modificati nel tempo in base alle nuove esperienze vissute e alle emozioni associate ad esse.
- Persistenza: Alcuni ricordi continuano a venire alla mente anche contro la nostra volontà, causando disagio emotivo.
Essendo il nostro io costruito dai nostri ricordi, è importante prestare attenzione ai falsi ricordi e ai fenomeni che influenzano la nostra memoria.